LA PERIODIZZAZIONE DELLA NUTRIZIONE PER IL NUOTO AGONISTICO

By: Lisa Lasagna 31 gen 2021

Nuoti e spesso ti senti stanco? Oppure a volte non hai la giusta forma fisica, come quella di qualche avversario e noti con una leggera vergogna quando vi scrutate al blocco di partenza che lui non ha il filo di grasso sulla pancia come te? Questo perché il nuoto, sport ciclico di resistenza alla forza ad elevata valenza coordinativa, è uno sport in cui la periodizzazione della nutrizione è fondamentale.

Esistono differenze per quanto riguarda le diverse capacità metaboliche che si devono sviluppare con l’allenamento (più rivolte alla potenza e velocità per le gare in vasca, e rivolte alla resistenza per le acque libere) e anche in questo la nutrizione deve essere diversa. Un velocista non deve nutrirsi come un fondista e viceversa.

Una delle cose che il nutrizionista deve tenere presente è che l’allenamento del nuotatore è periodizzato lungo la stagione. Il lavoro a cui sono sottoposti gli atleti si differenzia a seconda delle fasi, per volumi di lavoro e intensità. Questo è poi diverso a seconda delle specialità dell’atleta. La nutrizione di conseguenza deve essere adattata per tutto l’anno, perché risulterebbe sbagliato mangiare allo stesso modo in fase di carico e in fase di scarico ma anche la fase generale richiede diversi accorgimenti rispetto alla fase specifica.

In fase speciale il rischio è di non avere sufficienti riserve energetiche e plastiche per sostenere gli allenamenti o per recuperare; viceversa in fase di scarico il rischio è di ingrassare se non si riadattano gli apporti. Anche ricercare dimagrimenti o aumenti di peso necessita di un intervento mirato, fatto in modo da non inficiare la buona riuscita degli allenamenti o delle gare (non è raro andare incontro a carenza energetica relativa se non si è seguiti con la nutrizione quindi si si èbelli tirati ma non si è pienamente in salute) ma allo stesso tempo da non portare ad aumenti eccessivi di grasso corporeo.

Il problema non è solo calorico e a livello di macronutrienti; il nuotatore spesso può andare incontro a carenze di micronutrienti come la carenza di ferro dovuta ad allenamenti molto intensi ripetuti per molte settimane e a carenze di vitamine come la D che può comportare deficit a livello di turnover osseo o del sistema immunitario.

Infine ricordate anche che non tutti gli integratori sono utili e che anche tra quelli cosiddetti evidence-based l’utilizzo deve essere sensato; alcuni vanno usati one shot, o per brevi periodi, altri vanno caricati a lungo, altri se usati ad alte dosi o in lunghi periodi possono anche essere controproducenti.

Insomma ad ogni periodo una dieta differente e una integrazione differente che solo con l’aiuto di nutrizionisti specializzati è possibile individuare

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