PLICOMETRIA

By: Lisa Lasagna 07 ott 2020

La plicometria è una metodica di misurazione che viene utilizzata, attraverso varie formule (es. Jackson-Pollon, durmin-womersley) per stimare la % di massa grassa e massa magra.

Si basa sull’utilizzo del plicometro, uno strumento simile ad una pinza che misura la distanza tra le due punte.

Con tale strumento si vanno a rilevare i vari punti di repere (es, petto, ascellare, coscia, soprailiaca, sottoscapolare, tricipite, bicipite, addominale etc etc.) afferrandoli ed esercitando una pressione sulla plica con l’indice ed il pollice.

La misura di ogni plica va ripetuta 3 volte e si fa poi la media tra i valori ottenuti.

Per anni questa metodica è stata utilizzata appunto per dire la % di massa grassa e massa magra.

 Ma è così attendibile nel darci questi dati?

Negli ultimi anni si è assistito ad una rivalutazione su come utilizzare la plicometria proprio per i suoi limiti.

In primis non è un'analisi che dà valori assoluti ma stime, è soggetta ad una alta probabilità di errore legata all’operatore, alla qualità del plicometro e alla sua manutenzione, alle caratteristiche genetiche del soggetto, allo stato di idratazione e all’equazione usata.

Per questo motivo si parla ormai di una metodica non utilizzabile a predirre massa grassa e magra.

L’errore legato nel dare la percentuale di massa grassa della plicometria può facilmente essere superiore al 5%. Questo vuol dire che se un soggetto fosse al 15% in realtà potrebbe essere al 10% o al 20%, ovviamente i calcoli fatti su un errore del 5%, errore minimo e nella realtà è veramente difficile ridurlo così tanto.

Poi dire ad un soggetto sei al 10% non vuol dire niente. In primis perchè il 10% di massa grassa di una persona è differente da quella di un’altra. Chi utilizza questa metodica avrà visto che ci sono soggetti che al 10% hanno addominale in vista ed altri che non hanno addominale e presentano accumulo adiposo intorno all'ombelico. Questo perchè ci sono diversità genetiche e quindi strutturali, di deposito del grasso. Più che sapere a che percentuale di massa grassa sei, ti dovrebbe interessare sapere dove è localizzato e come in quel punto sta scendendo.

L’utilizzo delle formule, inoltre, trova poca applicazione nel pratico, in quanto non tengono conto delle diversità del soggetto (grasso localizzato, come si deposita il grasso, stato di idratazione, caratteristiche fisiche, l’allenamento svolto) e molte volte ci si trova impossibilitati a prendere un punto di repere che non posso inserire nella formula, trovandomi così bloccato nel procedere.

Quindi è una metodica inutile?

Assolutamente no. Infatti negli ultimi anni più che sulle formule per predirre la % di grasso e massa muscolare si ragiona sui singoli punti di repere, sul loro trend e sulla loro sommatoria.

In pratica questa metodica va utilizzata in maniera svincolata dalle formule per la predizione di grasso e massa magra (ricordiamo, ogni formula fornisce valori molto differenti).

A livello individuale rimane, tramite l’uso della sommatoria delle pliche e la valutazione del trend delle singole pliche, uno dei metodi migliori per stimare l’andamento di un percorso.

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