By: Lisa Lasagna 14 dic 2020
RED-S o SINDROME DA CARENZA ENERGETICA - UNA SINDROME FREQUENTE NELLO SPORTIVO
La RED-S o Sindrome Da Carenza Energetica Nello Sportivo è una sindrome sottovalutata e allo stesso tempo molto frequente, la RED-S è una vera e propria sindrome che può colpire gli atleti, sia maschi che femmine, in qualsiasi momento della loro vita.
E’ stata inquadrata solo da pochi anni, come un’incapacità di funzionamento fisiologico negli atleti causata da una carenza energetica relativa e la sua manifestazione può portare a varie conseguenze: mal funzionamento del metabolismo, del ciclo mestruale nelle donne, della salute delle ossa, del sistema immunitario, della sintesi muscolare e proteica, della salute cardiovascolare e altre funzioni. La causa (eziologia) di questa sindrome è una: una bassa disponibilità energetica (LOW ENERGY AVAILABILITY- LEA).
Che cos’è LEA? Si tratta della mancata corrispondenza che può avvenire tra dispendio calorico e assunzione calorica tramite i cibi. I soggetti che hanno RED-S non mangiano, per un determinato periodo di tempo, sufficiente cibo che gli permetta di coprire le calorie che servono al loro corpo per le basilari funzioni fisiologiche.
La mancata capacità di consumare sufficienti calorie può avvenire sia nei maschi che nelle femmine, per varie ragioni e per cause diverse a seconda dello sport. Può essere per richiesta di un fisico magro da parte dell’ambiente sportivo stesso, per la necessità di rientrare in determinate categorie di peso, per l’incapacità del soggetto di consumare tutte le calorie di cui necessita a causa del notevole dispendio energetico ma anche per vera e propria ignoranza sul tipo di alimentazione da tenere per le proprie particolari esigenze.
Non nascondiamo che questo può avvenire anche se l’atleta affida la sua alimentazione a soggetti non competenti in materia; questi a volte possono essere allenatori non aggiornati, a volte anche influencer e persino specialisti poco seri che non sono in grado di seguire soggetti sportivi con esigenze particolari che solo un nutrizionista sportivo conosce.
SINTOMI DELLA RED-S: TI RITROVI IN QUALCUNO DI QUESTI?
Un tempo questa sindrome era considerata solo un problema femminile ed era chiamato Triade dell’Atleta, poiché, come effetto, dava nelle donne amenorrea (ciclo bloccato), osteoporosi e, appunto, scarsa disponibilità energetica.
Ad oggi però si è visto che i sintomi sono molti altri e che anche i maschi sono colpiti. A livello ormonale, infatti, negli uomini può portare a ridotta produzione di testosterone.
La RED-S può essere anche accompagnata da disturbi del comportamento alimentare, come ortoressia (eccessiva selezione sulla tipologia di cibo) ma anche anoressia e binge eating.
La RED-S può anche portare a rallentamento del metabolismo basale, anemia, disturbi della crescita negli adolescenti, problemi gastrointestinali ed alterazioni del sistema immunitario.
Inoltre, sono spesso presenti problemi di tipo psicologico. I soggetti con RED-S sono soggetti depressi sia per la carenza energetica sia perché chiaramente la performance in queste condizioni peggiora tanto e a volte non sono in grado di comprenderne il motivo. Il calo della performance è ciò che fa scattare l’allarme.
METODI PER USCIRE DA QUESTA SINDROME
Per fortuna se ne può uscire. Il compito del nutrizionista è impostare un piano alimentare personalizzato e gradualmente bilanciato per l'atleta che si dovrà abituare alle corrette modalità di integrazione e nutrizione.
Con pazienza e tempo, e l’aiuto di professionisti della nutrizione sportiva, questi soggetti recuperano le loro funzioni, la salute e la performance.
Non è facile, serve tempo, serve fiducia e prima di tutto serve capire dove sta il problema.
Spesso (e giustamente) questo tipo di atleta vaga per specialisti che cercano di trovare la causa di queste problematiche, giustamente da una parte per escludere patologie che necessitano di terapie mirate. Se hai questi sintomi infatti la prima cosa da fare è quella di rivolgerti al medico. Tuttavia in questi frangenti si tende ad ignorare sempre la parte pratica: "quanto ti alleni e quanto mangi" non lo chiedono quasi mai. Ed è qui che quindi la collaborazione tra medico specialista e nutrizionista è fondamentale. La nutrizione è fondamentale, specialmente in atleti impegnati molte ore al giorno nell'allenamento.
Un nutrizionista, escluse altre patologie, ma anche nel corso della ricerca di queste, può risolvere la sindrome RED-S ma è sicuramente anche importante fare prevenzione, sia sugli atleti giovani ma anche sugli adulti perché questa sindrome è presente in tutti gli sport e in tutte le fasce d’età.